Nelle sere d’inverno, una delle cose più buone che si possono preparare (e mangiare!) è la zuppa! Calda, caldissima che oltre a scaldarti lo stomaco, ti scalda anche il cuore!
Ed io, nei mesi invernali di zuppe ne produco a volontà!
Oggi, che il Calendario del Cibo Italiano festeggia la Giornata Nazionale della Ribollita, e l’ambasciatrice Giovanna Lombardi ne racconta tutti i segreti, io ho pensato di proporre questa ricetta…con una piccola “licenza poetica”!
La ribollita è un piatto della tradizione contadina italiana, in particolare della tradizione toscana. Ed è un piatto povero per eccellenza, chiamato ribollita proprio perché veniva preparato in gran quantità e poi ribollito nelle sere successive (oltretutto… più lo si fa cuocere e più buono diventa!).
La ricetta che propongo (personalizzandola!), l’ho imparata da uno dei più bravi chef che la Toscana ci ha regalato: Gianluca Pardini, che nella sua cascina sulle colline della Lucchesìa, di ribollite ne prepara (e ne insegna a fare) proprio tante!
Questa versione della ricetta però prevede un dettaglio (licenza poetica!) che lo rende piuttosto singolare: ho utilizzato il Cavolo broccolo Friulano (quello dell’orto della suocera!).
La ricetta tradizionale prevede infatti l’utilizzo di due ingredienti fondamentali: il cavolo nero ed i fagioli cannellini. Io l’ho “friulanizzata”, utilizzando appunto il Cavolo broccolo Friulano che sempre cavolo è, ma viene coltivato soprattutto nelle mie terre ed in particolare nell’orto di mia suocera!
La ribollita Friulana si prepara piuttosto velocemente (in un’oretta è bella e cotta), però il giorno dopo migliora, ed il giorno dopo ancora diventa meravigliosa!
6 risposte
Il cavolo nero è di casa ormai nel mio orto, ma non l’ho mai usato per frare la ribollita. Ecco l’occasione per provarci, grazie!
Eh sì, la variante è invitante (faccio la rima!). Del resto il cavolo broccolo è talmente saporito che non può se non creare una zuppa ricca. Fortunata ad avere un orto personale! Grazie per il tuo bellissimo contributo :-)))
Grazie Luciana!! Provala e poi mi saprai dire! E’ una zuppa semplice e gustosissima!!
Grazie a te Giovanna, per l’opportunità di esserti d’aiuto!
La “variante invitante” sta diventando un must a casa mia, finché l’orto è di supp-orto!! 🙂
Deliziosa, quando la materia prima è di buona qualità non può che venir bene!! Anche io sinceramente ho preferito evitare di usare il cavolo nero perchè l’unico che avrei avuto modo di comprare era oramai in stato comatoso ( qui in Sardegna il cavolo nero è una rarità!), quindi ho preferito ripiegare su una verza comprata direttamente dal contadino,fresca, giovane e pimpante! Ottima versione!
Grazie Cristina! Ho usato il cavolo broccolo…perché quello c’era!! 😉
Invece la tua versione con la verza mi sembra davvero deliziosa: da provare assolutamente!!