Settembre è un mese strano, per certi aspetti è un mese di inizi: ricomincia il lavoro (quello tosto), ricomincia la scuola, ricomincia il trantran che agosto aveva dilatato.
Per altro verso però, settembre è un mese di epiloghi: ultimi giorni d’estate, ultime feste paesane, ultime grigliate all’aperto.
Ebbene, settembre mi dà due certezze: le prime mele e l’accensione del forno!
Eh già, le mele. Frutto semplice quanto magico; rappresentano il primo cibo da svezzamento, ci hanno insegnato che Adamo la combinò grossa per colpa di una mela (o per colpa di una donna?), la dolcissima Biancaneve da una mela venne fregata e, come dice vox populi: ne dovrebbe bastare una dose giornaliera per risolvere i problemi di salute. Mica male?!
Vi è poi un altro aspetto legato alle mele: il loro utilizzo consente di realizzare uno dei dolci da credenza con più versioni al mondo. Sfido infatti chiunque a dirmi se la torta di mele della propria nonna/mamma, non sia una torta unica ed irripetibile. Un dolce della tradizione, che ha una versione (di solito la migliore!) in ogni famiglia.
La torta di mele che ho realizzato, non appartiene alla mia tradizione familiare ma a quella di un grande pasticcere italiano: il Maestro Iginio Massari.
Gliel’ho infatti vista realizzare in un programma tv e, con un discreto sforzo di memoria, ho provato a riprodurla home-made.
Ne è risultata una torta deliziosa: uno scrigno di mele ripassate in padella, con una copertura di confettura d’albicocche e con la glassa. Semplice nella sua realizzazione, con vari passaggi che la rendono davvero unica.
Ho utilizzato la Mela Royal Gala, la prima che appare a settembre sui banchi del fruttivendolo. Una mela piccolina, con la buccia multicolore e la polpa croccante, perfetta per questa torta e per inaugurare una nuova stagione di accensione del forno, dopo la pausa estiva!