Campi, prati, fiori ed erbe. Cieli azzurri, poi piovaschi, poi di nuovo cieli azzurri. E’ la primavera!
Se anche voi amate passeggiare per i prati in questa stagione (piovaschi permettendo!), sappiate che si trovano molte erbe selvatiche commestibili, con le quali preparare deliziose ricettine.
Quindi, fuori le scarpe da ginnastica e via a cercare “urticions“!
Urti-che?!? Eh si, in friulano vengono chiamati “urticions” i germogli del luppolo, quelli che dalle parti di Ferrara chiamano “bruscandoli“.
Sono teneri germogli (nella parte finale, perché la parte iniziale è piuttosto legnosa), che crescono spontanei nei prati a primavera, prediligendo le rive dei corsi d’acqua ed i margini dei boschi.
Li si utilizza nelle frittate, nei risotti, nelle minestre e, perché no, anche semplicemente lessati e conditi con un filo d’olio e qualche goccia di limone.
Sono molto gustosi, dal sapore delicato e leggermente amarognolo. E, neanche a dirlo, come la maggior parte delle erbe spontanee hanno indubbie proprietà terapeutiche (ho letto che addirittura combattono la cellulite… più che una proprietà terapeutica, qui entriamo nel campo dei miracoli!).
Questi che ho raccolto, li ho utilizzati per un gustoso risotto. La ricetta è davvero semplice, però l’utilizzo di questi germogli la rende unica!
Anche per questo piatto ho utilizzato il riso Carnaroli Acquerello (ormai sono addicted!); per i risotti il Carnaroli è perfetto, non scuoce e dà un risultato sempre di livello.
Inoltre, visto che siamo in primavera e un tocco di colore/glamour al piatto ci stà, ho decorato il piatto con dei fiori eduli (dei deliziosi fiori di cipolla) sempre della Fattoria delle Erbe!
Ma voi, lo usate il coppapasta?! Quel cerchio di metallo, che fa tanto bracciale anni ’80?! Io, per questi piatti lo uso molto… anche un semplice risotto acquista la parvenza di un risotto gourmet!