E’ arrivato l’autunno! E con esso il via libera al consumo smodato di cioccolato. E per consumo smodato, intendo proprio un consumo senza freni, né inibizioni.
Il mio cuore batte a favore del fondente: più fondente è, meglio è (ossia: al di qua del 70% non è degno di attenzione. Si fa per dire…).
Adoro le tavolette di cioccolato fondente, che scrocchiano in bocca e ti lasciano un buon profumo di cacao tra le dita.
E adoro i brownies!
Quei dolci dalla forma quadrata ad altissimo livello cioccolatoso, con la crosticina croccante e con il cuore tenero.
Tipico dolce americano (come la maggior parte dei dolci che amo), viene appunto servito a quadrotti ed ha due componenti essenziali: il cioccolato ed il fatto di essere irresistibili!
Il nome deriva appunto da “brown” (cioè: marrone), perché il colore di questi dolcetti dev’essere quello del cacao amaro.
La ricetta che propongo prevede anche l’aggiunta delle noci. Non sono noci particolari, ma comuni gherigli di noce che adesso, in autunno, cominciano a vedersi sui banchi del fruttivendolo… oppure, se si ha la fortuna di vivere in campagna, si possono raccogliere direttamente dall’albero.
Con questa ricetta, ha inizio una collaborazione davvero prestigiosa per questo blog: quella con Giulio Colomba, the wine lover.
La sua biografia la trovate nella pagina About del blog, mentre qui sotto c’è il primo irresistibile abbinamento cibo/vino!
Non è facile trovare in Italia un Banyuls, un vino che nasce sul mare ai confini meridionali di Francia e Spagna, l’unico vino che si abbina con il cioccolato.
In alternativa, va benissimo un Barolo Chinato, un vino fortificato (cioè con l’aggiunta di alcool) e speziato, con ricette custodite gelosamente. Personalmente, amo quello di Cappellano. Ovviamente a bicchierini, non a calici.