Una vellutata di carote viola, un colore perfetto per il velluto ed per un piatto inusuale seppure semplicissimo.
Le carote viola sono le antenate delle carote arancioni, quelle che d’abitudine compriamo e quelle che siamo abituati a vedere dal fruttivendolo. Ultimamente però c’è un ritorno alle origini ed è quindi facile trovare in vendita anche queste carote dall’inusuale ed elegante color purple!
Perché le carote arancioni hanno preso il posto di quelle viola? Tutto iniziò nel lontano Oriente (tra la Persia e l’Afghanistan) all’incirca 5000 anni fa, quando le carote erano solo di color viola.
Da lì vennero esportate in Europa ed i primi ad utilizzarle furono i Romani ed i Greci che però non usavano le radici, ma le foglie aromatiche ed i semi.
Poi nel VIII secolo vennero importate in Spagna e gli spagnoli iniziarono ad utilizzare anche la pregiata radice. Finché gli olandesi ebbero una bella pensata!
In onore a Guglielmo d’Orange -che rese indipendente l’Olanda dal dominio spagnolo- i contadini olandesi incrociando le sementi crearono le carote arancioni, il colore della casata d’Orange e dell’Olanda.
Il color arancione delle carote ebbe un gran successo e fu così che con il nome color carota noi tutti pensiamo automaticamente all’arancio.
Questa vellutata è ottima sia tiepida che fredda, si prepara molto velocemente e ti farà fare un figurone se non altro per il colore!
Se, come a me, ti piacciono le zuppe estive potresti provare anche a preparare queste:
– zuppa tiepida di lattuga con stracchino e fiori di calendula
– zuppa fredda di zucchine con totanetti scottati