“Zucca pelata dai cento capelli, tutta la notte ci cantano i grilli
e ci fanno una bella cantata, viva viva la zucca pelata!”
Così (all’incirca) recita una filastrocca che ogni tanto canta ancora il mio papà; e quando vedo le zucche in mostra nei mercati in questo periodo dell’anno, questa filastrocca mi viene sempre in mente.
La tradizione d’oltreoceano di intagliare le zucche (ma anche quella delle streghe e degli zombie) non la sento affatto mia; sarà che appartengo alla generazione per la quale il 1° di novembre è la giornata dedicata ai Santi: si mangiano le castagne e si beve la ribolla, si portano i crisantemi nei cimiteri e si gustano le “favette dei morti” (deliziosi dolcetti a base di farina di mandorle). Fatto sta che le zucche (quelle commestibili eh!) io le vedo bene solo nel piatto, nell’infinità di ricette che ci sono a base di questo colorato ed ingombrante ortaggio!
In effetti la zucca ben si presta ad essere utilizzata per antipasti, primi e dolci, essicata è ottima per farci un buon tè e i semi di zucca sono buonissimi… insomma un ortaggio multitasking.
Le specie di zucca sono davvero tante. Io, per non sbagliare, di solito utilizzo la qualità Avalon: polpa arancione e dolce, scorza non particolarmente dura!
Ho sperimentato questa ricetta, facendo una lasagnetta agrodolce (infatti alla dolcezza della zucca, fa da contraltare il salato del prosciutto e dello speck) con la besciamella vegetale, fatta interamente senza il latte (non ne avevo in casa!).
Ne è risultata una lasagna deliziosa, vegetariana al punto giusto e ben digeribile!