Panunto

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Ricordati che devi morire!
Come?
Ricordati che devi morire!
Vabbene.
Ricordai che devi morire!!
Sì, sì, no, mo’ me lo segno proprio…

Così succedeva a Frittole nel 1400… quasi 1500! Chi non ricorda il celebre film “Non ci resta che piangere”, da cui è tratta la frase sopra riportata?!
Ma a Udine, nel 1400… quasi 1500, cosa accadeva?!? Com’era la città?!? Cosa facevano gli udinesi?! E, soprattutto, cosa mangiavano?!?

Per togliersi ogni dubbio in merito all’argomento, al Castello di Udine fino al 18.09.2016 c’è un’interessante mostra dal titolo “Mense e banchetti nella Udine rinascimentale“, organizzata dai Civici Musei di Udine.
E così scopriremo che i ricettari altro non erano che indicazioni sulla dietetica e sull’igiene, rigorosamente scritti in latino si basavano sulle conoscenze della medicina più che su quelle della culinaria.
L’aspetto più simpatico riguardava senz’altro i tempi di cottura: venivano indicati in multipli di “Ave Maria”!!

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All’interno della mostra vi sono varie collezioni di vasellame dell’epoca, in buona parte trovato ad Udine mentre si facevano gli scavi per preparare la città ai mondiali di calcio di Italia ’90!
Le stoviglie, finemente decorate, erano fatte con materiali poveri quali, ad esempio, l’argilla.

La cucina rinascimentale vede un grande utilizzo di erbe aromatiche ed un uso meno frequente (ma pur sempre presente) di spezie, che invece erano in gran voga nel medioevo.

Nel rinascimento i banchetti costituivano un vero e proprio show! Non solo c’erano varie moltitudini di portate, ma il più delle volte c’era anche la musica a rallegrare il convivio.
Le stesse pietanze erano ornate e decorate (ad esempio con le piume degli animali), ed attorno ai commensali c’erano tutta una serie di personaggi ciascuno con il suo ruolo definito: lo scalco (cioè il maggiordomo, che dava disposizioni), il cuoco (che doveva saper anche riutilizzare il cibo), il credenziere (che aveva le chiavi della credenza e si occupava della custodia e della preparazione di pane e biscotti), il coppiere (che versava il vino) e il bottigliere (che si occupava della conservazione dei vini).

Foto 26-06-16, 22 14 45La “novità” alimentare del rinascimento è senz’altro l’utilizzo del latte e dei formaggi, che non avveniva nel medioevo. E proprio a questo proposito, qui sotto propongo una ricettina che arriva dritta dritta dall’epoca di Lorenzo il Magnifico!
Infatti, durante la visita alla mostra che ho effettuato assieme ad altre foood blogger, ci sono state date alcune ricette rinascimentali da sperimentare.
Detto e fatto: ecco il panunto con lattemelle e fragole!
Già il nome (panunto…) la dice lunga sul tipo di ricetta… e vi dirò che non è esattamente dietetica! Però è davvero golosissima ed è un ottimo spunto per una valida colazione del campione!

Panunto con lattemelle e fragole

By 27 Giugno 2016

Foto 26-06-16, 22 13 08 Ingredienti per 2 persone

  • Prep Time : 15' minutes
  • Cook Time : 20' + 10' minutes

Ingredients

Instructions

  1. Rispetto alla ricetta originale tratta da "La singolar dottrina" di Romoli, mi sono presa delle...licenze poetiche.
  2. Le fragole le ho ridotte (la ricetta le voleva semplicemente lasciate riposare, cosparse di zucchero)! Cioè le ho tagliate in quarti e le ho messe in una pentola con un cucchiaio di zucchero di canna. Le ho lasciate cuocere a fuoco dolce per circa 20', in modo che si formasse una riduzione.
  3. Ho montato la panna fresca, senza aggiungere altri ingredienti. Lattemelle infatti altro non è che la nostra panna montata!
  4. Ho affettato il pane e l'ho tostato velocemente in padella. Poi, come vuole la ricetta, ho sciolto in un tegame con i bordi alti il burro ed ho passato il pane tostato nel burro.
  5. Sulla teglia dal forno, ricoperta di carta forno, ho adagiato i crostini imburrati. Ho tagliato la mozzarella ed ho appoggiato una fetta piuttosto spessa di mozzarella su ciascun crostino di pane.
  6. Ho infornato nel forno già caldo a 240°, in funzione grill, per 10' finché il formaggio si è fuso.
  7. Ho preso i crostini, li ho impiattati e ci ho versato sopra (o a parte) la composta di fragole ed una cucchiaiata di panna montata alias lattemelle. Abbondante cannella in polvere a chiudere.
  8. Una bontà!! Un piatto perfetto per un brunch o per una colazione sostanziosa! Chissà se nel rinascimento lo usavano così o come dolce a chiusura del banchetto?!
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